Il 28 Giugno la band si esibirà al Mahja di Torre Suda (Le)
DiTutto Media Partner ufficiale dell’evento
di Patrizia Faiello
DiTutto vi propone oggi l’intervista esclusiva alla band pugliese “Vega 80”. Sul palco, quest’anno festeggiano dieci anni di attività, continuano ad esibirsi con l’energia di sempre Annaclaudia Calabrese (synth, basso, voce), Axel Gray (batteria, pad, voce), Mauro Daccico (chitarra elettrica, voce) e Stefania Morciano (chitarra elettrica, synth, voce).
Lo spettacolo dei “Vega 80″ è un concentrato di disco music con una scaletta ricchissima di brani che ritmano la storia delle hit anni ’80.
Sempre originali, sanno sorprendere con spettacoli tanto travolgenti da trascinare nel ballo anche chi proprio non riesce a schiodarsi dalle sedie.
Buona videolettura!
Siete un concentrato di disco music che ritmano la storia musicale degli anni 80 come nasce l’idea di dare origine ai Vega80?
La nascita dei Vega 80 è stata come un fulmine a ciel sereno, quasi per scherzo o per scommessa, ci siamo detti: “Perché non ricreare uno spettacolo che faccia sentire, vedere, sognare, quel decennio pieno di contrasti e di atmosfere sognanti?”. Il nostro desiderio era quello di rievocare quelle sensazioni, negli anni ci siamo evoluti e abbiamo cercato di avvicinarci sempre di più al concetto di teatralità a cui puntiamo, coinvolgendo lo spettatore a 360°.
I vostri live sono davvero sorprendenti spettacolo allo stato estremo riuscite a trascinare nel ballo chiunque. Vi aspettavate un così grande riscontro da parte del pubblico?
Difficile dire se ci aspettassimo un seguito o che ci scrivessero per chiederci dove trovarci on stage, sicuramente ciò che possiamo dire è che, ogni anno, cerchiamo di tirare fuori il meglio di noi e dall’esperienza del tour che si è appena concluso, dai suggerimenti degli appassionati e dal nostro desiderio di creare qualcosa di nuovo che possa stupire ma, soprattutto, emozionare.
Questa formazione gira il sud Italia e non solo da molti anni proponendo il vostro spettacolo che riesce a catturare sempre l’attenzione del pubblico. Come si riesce oggi con le diverse proposte sul fronte discografico mantenere il proprio spazio che passeggia indietro nel tempo?
Probabilmente non possiamo definirci parte del mercato discografico, in quanto non creiamo materiale inedito, ci sentiamo più un cross over fra una band che propone delle cover, la dimensione teatrale e l’aspetto più dance.
Secondo voi la nostalgia musicale degli anni 80 è dovuta maggiormente a cosa?
Gli anni ottanta sono stati il frutto di una rivoluzione avvenuta anni prima, che, giunti a quel decennio, si era stabilizzata. C’era un benessere diffuso che si rovesciava nel sociale, di conseguenza nella musica; stiamo parlando del decennio dell’esagerazione, nel bene e nel male, forse è per questo che, in un momento storico come quello che stiamo attraversando, la leggerezza, la frivolezza, sono sentimenti che tutti vorremmo provare.
Il 28 giugno vi esibirete nell’esclusivo Mahja di Torre Suda, nel Salento dove siete molto conosciuti e amati, potete darci qualche anteprima su cosa verterà la vostra esibizione?
Possiamo dire che questo è il nostro decimo anno di attività, quindi il nuovo show sarà una sorta di “Best Of” degli anni precedenti, abbiamo rimesso a nuovo parti di scenografie dei vecchi show, creando, comunque, uno spettacolo nuovo ricco di sorprese.
Progetti futuri?
Le idee in cantiere sono sempre tante, quest’anno abbiamo realizzato il videoclip della nostra versione di “Maniac”- che trovate sul nostro canale YouTube. Non diamo anticipazioni, ma siamo la classica band che non riesce a rimanere ferma, quindi chissà!