DTutto lo ha intervistato in esclusiva per voi il rapper varesino Mr Dailom (al secolo Davide di Bartolomeo), in occasione dell’uscita del il suo secondo album “Vita da Cane”,
In “Vita da Cane” – che segue il primo album “Sulle mie gambe”, ha ben tre estratti andati in radio tra la fine del 2018 e gli inizi del 2019: “Vita da cane”, “Porno giapponesi” e “Meridionali”.
Dal 27 maggio è in radio anche il quarto singolo di MrDailom, dal titolo “Chi sono” (https://song.link/it/i/1385705723) un brano autobiografico, uno story telling che racconta la vita dell’artista attraverso le immagini del suo passato.
Chi è Mr. Dailom?
Mr. Dailom, è la parte più profonda della mia personalità, che nel bene o nel male mi dà la possibilità di esprimere liberamente pensieri o emozioni senza limiti e senza regole, potrei definire DAILOM anche come la maggiore espressione del mio ego in tutta la sua potenza, infatti nella mia musica questa parte è rappresentata da pezzi autocelebrativi e rabbiosi. Devo ammettere però che questa parte lascia anche spazio a una personalità più riflessiva, che si manifesta con pezzi carichi di sentimenti e ricordi della mia vita caratterizzati da suoni più rnb e dolci se così vogliamo definirli, o semplicemente quello che mi succede tutti giorni è fonte d’ispirazione per le mie rime.
Chi è Davide di Bartolomeo invece?
Davide è la mente che ha sviluppato il profilo d’artista, è la parte più razionale e scientifica della mia persona. Sono davvero contento di questo mio lato, è grazie ad esso se continuo nel mio percorso artistico a migliorare e perfezionare la mia tecnica, sia comunicativa che vocale. Nonostante le apparenze, sono un lavoratore instancabile in tutti i sensi, perché divido la mia giornata lavorativa su due fronti, lavoro per un’azienda farmaceutica e faccio l’artista per il resto della giornata, poi invece per divertirmi e staccare la spina sono diventato un discreto ballerino di latino americano (ride).
Come ti sei avvicinato alla musica e più in particolare al Rap?
Onestamente, negli anni di esplosione di Eminem e in particolare di 50 cent ho scoperto di avere un gusto e un’inclinazione verso questo genere; la mia curiosità mi ha dato la possibilità di scoprire la cultura e il movimento Hip Hop in Italia, stimolato anche da Fabio Kaso (esponente del rap italiano e varesino), che considero il mio mentore; grazie alui ho iniziato a scrivere quasi per gioco i primi testi.
Come definisci la tua musica?
La mia musica è vera, ma soprattutto responsabile, non invento un passato difficile, non mi serve strumentalizzare una vita di stenti fatta di reati o spaccio, per attirare il pubblico, ma mi esprimo liberamente, cercando di riflettere anche sulla responsabilità che un artista ha nei confronti dei suoi potenziali ascoltatori. Odio chi parla di droga, o chi sfrutta questo argomento per attirare consensi, troppo facile crogiolarsi nel degrado, io invece voglio andare controcorrente professando da ora in poi l’amore e i valori troppo spesso dimenticati; è una cosa che non attira subito consensi, ma sappiamo cosa è davvero giusto nel nostro cuore, anche se a volte ci dà fastidio sentirlo e lasciamo che vinca il nostro Ego, purtroppo siamo più attratti dal proibito.
Hai realizzato due album, che differenze ci sono tra di essi?
“Sulle mie Gambe”è decisamente un disco più combattivo, in cui emerge quella voglia da parte di un Dailom giovanissimo di combattere per ottenere un’opportunità, invece “Vita Da Cane”è un disco più maturo e fondamentale per la mia carriera, traspare una consapevolezza che mi porta verso una dimensione tutta nuova e probabilmente ci sono de brani irripetibili per la mia discografia.
Il brano a cui sei più legato e perché?
“Chi sono” senza dubbio è il brano che racconta davvero la mia storia e in questo momento mi sento davvero legato alle parole del testo, lo ritengo il pezzo più vero che ho fatto… ma soprattutto è davvero frutto del mio cuore, non racconto l’amore solo per attirare un pubblico diverso.
Hai realizzato un video molto particolare, Meridionali, argomento particolarmente attuale, c’è qualcosa che ti ha ispirato?
Leggendo parecchi giornali e guardando alcuni talk show, mi sono reso conto che purtroppo uno dei maggiori temi di dibattito attuali è il razzismo; questo argomento mi ha ferito particolarmente , pensavo che in Italia non fossimo a un tale livello di ignoranza popolare, perciò anche provando a mettermi nei panni di coloro che vengono qui alla ricerca di un conforto o di una opportunità di vita, mi sono ricordato della nostra esperienza famigliare e del disagio che i miei nonni e i miei genitori hanno provato quando sono emigrati al nord. Nel passato il razzismo in Italia era nei confronti dei meridionali, se ci pensi tutto ciò fa rabbrividire, o forse, meglio dire, fa rifletterepoiché non si tratta soltanto di una mossa per ottenere più voti nelle campagne elettorali, negli anni ‘80/90 il male del nord erano i meridionali, nel 2019 i nordafricani.
Un artista che ti ha ispirato?
Italiano, Fabri Fibra, americano 5O Cent
Un artista di oggi che ammiri particolarmente?
Drake sicuramenteè il top per le mie orecchie, ma devo dire anche Kendrick Lamar.
Come vedi Mr. Dailom in futuro?
Sai come mi vedo? Non solo un Rapper, ma come artista in grado di esprimersi con la musica senza canoni di stile e di suono, non mi precludo a nessun genere musicale, voglio lasciarmi andare…