Ecco l’intervista al cantautore piemontese Luigi Salerno, realizzata in occasione dell’uscita del suo album omonimo (IndiePendente – Prima o Poi Sas).
Ciao Luigi, da dove nasce l’ispirazione per i tuoi testi? A cosa ti ispiri?
Spesso ho come la sensazione che ciò che vivo quotidianamente finisca per aprire dei file in me, che sembrano trovare un loro posto. Magari rimangono lì in silenzio, apparentemente non sembra succedere nulla, ma dentro immagazzino immagini, sguardi e gesti che poi ritrovo in quello che scrivo. Per questo motivo mi viene da dire che sono le canzoni che cercano me, io divento semplicemente il tramite….
Sicuramente non sono insensibile a certe dinamiche della vita che spesso mi ha mischiato le carte…
Come mai hai deciso di chiamare il tuo nuovo album proprio come te?
Non ho trovato una parola o una piccola frase che potesse racchiudere le canzoni di questo album, per questo motivo alla fine è rimasto il mio nome. Ho avuto lo stesso problema con la copertina. Per fortuna Biagio, che ha solo 6 anni, un giorno mi ha fatto questo dono…il disegno di un aereoplanino, uno di quelli che d’estate sorvola il mare con tanto di scritta pubblicitaria. È riuscito a descrivere con quell’immagine l’intero album.
“Lontano” è il tuo nuovo singolo. Lontano da cosa o da chi?
Ognuno di noi ha un luogo che da bambino o da adolescente preferiva, il mio è stato un cedro che si trova in una collina delle Langhe, in Piemonte. Siccome la posizione di questo albero è alta, da lassù mi piaceva immaginare e vedere un mondo che in realtà non conoscevo. Oggi vivo lontano da quel posto e ogni tanto cerco di guardare verso quella direzione e mi sembra di vedermi ancora là, bambino, arrampicato sul ramo più alto a immaginare un mondo che purtroppo non è esattamente come quello che avrei voluto..
Se ce ne fosse l’occasione, quale artista affermato vorresti interpretasse una tua canzone?
Io credo che le mie canzoni possono essere interpretate da qualsiasi cantante, cosi come è successo in passato… ma se potessi scegliere sicuramente sarei onorato se una mia canzone fosse interpretata da Rufus Wainwright, questo perché lui è uno dei pochi talenti che ho scoperto di recente capace di accendermi l’anima.
Secondo te la musica può ancora avere il potere di cambiare qualcosa? Quale ruolo possiamo attribuire oggi a questa arte?
La musica ha avuto e ha un potere ancora enorme, per questo motivo chi la fa ha il dovere di pensare bene a ciò che scrive …anche perché poi le canzoni prendono una loro direzione e diventano di tutti. Per questa ragione ci dovrebbe essere una censura prima che le canzoni escano al pubblico e questo non vuol significare privare nessuno della libertà di pensiero ma salvaguardare la sensibilità delle persone, soprattutto i più giovani che, a mio parere, vengono descritti in modo errato. Io spesso mi ritrovo a parlare con ragazzi che ancora non hanno compiuto 20 anni di età e se chiedo a loro cosa manca nella musica di oggi i nomi che escono fuori sono Signori come Fabrizio De André o Luigi Tenco…oppure Lucio Battisti o Dalla. Questo significherà qualcosa…
Quanto credi siano importanti i social e il web per la musica in generale?
Non è da molto tempo che faccio uso dei social, quindi non conosco bene questo mondo parallelo. Mi sembra un buon modo per arrivare a più persone, anche se ad essere sincero io ci trovo una gran confusione e forse mi manca un pochino quando aspettavo l’uscita di un album di un artista per andare al negozio a comprarlo e consumarlo a forza di ascoltare e riascoltare…
Qualche data live in programma?
Per ora solo piccoli interventi qua e là ma spero da Maggio di cominciare a portare il nuovo album dal vivo in ogni luogo ci sia la voglia di stare bene con la musica.
DT