JOKER. Io sono il tuo Buffone.

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Alcuni super criminali sono segnati da un’infanzia infelice o da esperienze traumatizzanti a cui fanno riferimento per giustificare il fatto di essere dediti al male o per spiegare gli inizi della loro vita  criminale. Altri si dimostrano semplicemente deboli: cadono facilmente preda della cupidigia o della volontà di vendetta oppure si lasciano trasportare dalle tentazioni o dalle loro ossessioni che finiscono per annientarli.

E poi c’è il Joker.

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Se si dovesse personificare il male, questo male quasi infantile, dalla gioia malvagia e spontanea, si identificherebbe nel più grande e pericoloso nemico di Batman. Il male è spesso percepito come banale ed è proprio quello che appare nel nostro mondo: un accumulo di decisioni sbagliate, gli errori della gente onesta, la lenta infiltrazione della corruzione che finisce per soffocare e distruggere ogni sogno di grandezza. Il male è sinonimo di inerzia e spesso di stupidità. Ma non nel mondo di Batman. Nella crepuscolare Gotham, il male si ammanta di un fascino oscuro, scabroso, che si identifica alla perfezione nello spirito multiforme e contorto e nello stile macabro del clown principe del crimine.

Anche il carattere di Batman è cambiato nel corso degli anni: giustiziere convinto, serio e sognatore nello stesso tempo, egli è diventato più oscuro, ma anche più eroico. Joker si è evoluto allo stesso modo, benché la sua personalità resti molto più instabile. Esatto contrario di Batman, Joker ha sviluppato un comportamento diametralmente opposto a quello del Cavaliere Oscuro. Egli ha n proprio stile nel seminare il panico: se Batman e i suoi alleati cercano di proteggere gli innocenti, Joker vorrà corromperli e distruggerli. Gotham stessa sembra aver voluto assimilare i suoi due figli guerrieri: città gotica e da incubo, è il teatro degli eccessi più oscuri di questi due archetipi bellicosi, prigionieri di una danza macabra senza fine.

Se i metodi e le tattiche di combattimento di Joker si sono dimostrati sempre più mortali nel corso del tempo, il suo scopo ultimo e la sua ossessione sono rimasti immutati: essere il più grande genio criminale di Gotham. Benché i dettagli cambino e appaiano in continuazione nuove versioni della sua storia, l’origine di Joker sembra proprio essere questa: un tempo egli si faceva passare per un criminale di nome Red Hood. Oppure, se si vuole essere più precisi, era un attore mancato che aveva perso la moglie e il figlio in un incidente domestico. Con ogni probabilità, egli aveva assunto l’identità di Red Hood per aiutare una banda di criminali a rubare nella fabbrica chimica ACE. In realtà, sembra che Joker dovesse servire loro da esca per creare un diversivo.

Durante il colpo Red Hood, un tempo ingegnere in questa fabbrica, si trova faccia a faccia con Batman e cade per disgrazia in una vasca di prodotti chimici. Ne esce con la pelle sbiancata, i capelli verde smeraldo e la bocca vermiglia, deformata da un ghigno malevolo. Da questo istante egli diventa Joker e prende corpo la sua ossessione per Batman, che considera responsabile della caduta che l’ha trasformato per sempre. Gran parte di questa storia è stata confermata da Edward Nigma, detto l’Enigmista, che sarebbe stato testimone della scena.

In seguito si sono aggiunte altre informazioni, che lasciano intuire come Joker sia sociopatico per natura. Sembra che il padre, uno squilibrato, picchiasse sua madre: i suoi pianti si udivano oltre i muri della camera e il bambino ne godeva così come si divertiva a uccidere piccoli animali. Ci sarebbero altre cose da dire, ma si tratta il più delle volte di storie inventate da Joker durante i periodi passati nel manicomio di Arkham. Tutto porta a credere che non si debba fare troppo affidamento sui suoi ricordi poco attendibili.

Quale sia la vera natura delle sue origini, la figura criminale di Joker si è imposta rapidamente. Egli dispone di un arsenale di armi chimiche che sono il suo marchio di fabbrica e che fanno esplicito riferimento ai suoi spaventosi inizi. Joker diventa rapidamente il re del crimine. La sua ossessione per Batman cresce come quella del suo avversario per lui. I cavaliere oscuro ha spesso tentato di liberare il mondo da questo criminale una volta per tutte, ma si è sempre fermato, perfetta testimonianza della loro dicotomia: se Batman uccidesse il Joker diventerebbe un assassino come il suo nemico e sarebbe quest’ultimo a riportare la vittoria finale.

Ciononostante, quando giungerà, la fine sarà certamente dettata da circostanze estranee ai due figli guerrieri di Gotham, ed è così che il gioco mortale del gatto e del topo continua, disseminando di vite innocenti il recinto dell’arena. Perché quando Batman cerca di arginare un’ondata di criminalità. Joker provoca una piena.

Christian Imbriani
La scheda

Illustrazione Christian Imbriani

 

 

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