‘I Bambini di Nessuno’ è il racconto fotografico delle ultime missioni umanitarie del conduttore e attore Beppe Convertini per Terre Des Hommes nei campi profughi Siriani ad Aarsal al confine Siriano Libanese e a Zarqa al confine Siriano Giordano e nelle baraccopoli del Myanmar..
Il vernissage dinner di presentazione si è svolto da Moku a Roma condotto da Adriana Volpe.
Hanno condiviso la causa molte donne e mamme del mondo dello spettacolo tra le quali Manila Nazzaro, Miriana Trevisan,Nadia Rinaldi,Daniela Fazzolari, Janet De Nardis, Alma Manera e ancora Pamela Camassa, Stefania Orlando, Patrizia e Giada De Blanck, Roberta Garzia, Elisa D’Ospina, Nadia Bengala, Roberta Beta.
Il libro edito da Admaiora di Giuseppe Pierro esce in concomitanza della mostra video fotografica ‘La loro vita non è un gioco’ che racconta l’ultima missione in Myanmar di Beppe attualmente al Palazzo Ducale di Martina Franca…
‘Nel diario di bordo delle prime due missioni in Siria racconto di una guerra civile assurda ancora in corso che ha martoriato la popolazione Siriana mietendo centinaia di migliaia di vittime e provocando milioni di profughi..
Ho corso un rischio vero e proprio soprattutto nella prima missione dove c’è stato un doppio attentato kamikaze a 500 metri da me con 40 morti quindi ho aiutato i piccoli profughi nel corso di un conflitto devastante!’
‘Nella mia ultima missione in Myanmar a luglio scorso le condizioni di vita nelle baraccopoli costruite intorno alle discariche erano disumane. I bambini cercavano il cibo nei rifiuti per poter sopravvivere in condizioni igienico sanitarie assurde…
È stato molto emozionante essere a contatto con i piccoli birmani delle popolazioni meno abbienti perché ho potuto dedicare molto tempo giocando con loro e portando loro cibo, indumenti, libri, quaderni e cercando di dare loro la possibilità di andare a scuola vivendo una quotidianità quasi al pari degli altri bambini più fortunati..In sostanza provare a far vivere ai bambini la vita di un bambino!’
‘In una di queste giornate molto intense vissute nelle baraccopoli ci siamo imbattuti in una lite furibonda tra bande rivali che hanno sciabolato i loro machete duellando come in una storia d’altri tempi. Naturalmente non passando inosservati perché occidentali siamo stati coinvolti in questo scontro puntandoci anche le armi ma grazie alla nostra guida locale birmana e alla popolazione indigena che ci ha visto adoperarsi per loro siamo riusciti a scamparla.’
Beppe aggiunge dichiarando il motivo della sua vocazione missionaria: ‘Io ho perso mio papà a 17 anni per un cancro ai polmoni e ogni sera alcuni medici volontari venivano a casa prendendosi cura moralmente e medicalmente di mio padre. Lui aveva tra le varie metastasi una esterna sul viso e tutte le sere loro tamponavano la fuoriuscita di sangue e lo sostenevano moralmente e tutto ciò lo facevano gratuitamente e questo mi ha spinto ad essere davvero disponibile per il prossimo e quindi impegnarmi in tante campagne sociali e soprattutto a spendermi personalmente sul campo in Siria e in Myanmar!’
La casa editrice Admaiora di Giuseppe Pierro ha deciso di pubblicare questo libro perché voleva partecipare con Beppe nel dare un seppur piccolo contributo ,derivante dalla vendita del libro, ai bambini Siriani e Birmani perché il ricavato sarà interamente devoluto alla fondazione Terre Des Hommes.