VOCE SPETTACOLO FILM FESTIVAL: le interviste ad alcuni membri della Giuria Web

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Come consideri questa occasione di far parte di una giuria web?

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Far parte di una giuria web è una cosa straordinaria. Innanzi tutto ci fa capire dove siano arrivati i potenti mezzi della tecnologia. Io sono  laureata in diritto d’autore e nel corso della storia questo diritto è stato riconosciuto prima agli editori e dopo agli autori stessi. Questo sorpasso del copyright a vantaggio del copyleft (lasciar copiare) significa che tutti sono liberi di porre le proprie opere ovunque e internet risulta essere il mezzo più potente. Tramite internet una persona può non essere presente in un luogo e può fruire, come nel mio caso e nel caso degli altri giurati, delle opere in modo immediato. Questo, inoltre, mi fa pensare quanto sia forte e promettente il mondo giovane, un mondo che conosce sempre di più il web e che impara trucchi e mestieri riuscendo a bypassare i soliti supporti magnetici e fisici dove vengono raccolte le opere d’arte.

La tua scelta, sul miglior progetto cinematografico, è stata fatta con uno sguardo puramente tecnico o anche con il cuore?

La mia scelta non è stata fatta soltanto con uno sguardo puramente tecnico, non sono una regista, un DOP etc. Sono una persona che, in questo caso, doveva essere una semplice spettatrice, nonostante io abbia fatto diversi lavori per il cinema e tv. Il film che ho scelto è quello più bello nel senso totale del termine, non solo oggettivo ma soprattutto bello di pancia. Oscar wild diceva ” la bellezza salverà il mondo”quindi sicuramente una bellezza che ti trasmette emozioni, sensazioni,  capacità, impegno e soprattutto lavoro. La mia scelta quindi si è orientata nei confronti dell’opera che, a livello emotivo, mi ha suscitato più interesse ed emozioni.

Joanna Longawa, Giurata Web del VSFF 2018. Un compito di grande responsabilità?

Si, essere la giuria di un film festival internazionale è una grande responsabilità. Bisogna analizzare ogni film sotto ogni aspetto per scegliere quello migliore. A questo festival hanno partecipato tantissimi giovani, ed è stata una piacevole sorpresa.

Il VSFF focalizza l’attenzione sulla scoperta di giovani talenti ed ha l’obiettivo di promuovere il lavoro di autori di cinema provenienti dall’Italia e dal resto del mondo. Cosa hai potuto constatare attraverso la visione delle opere finaliste?

Si, ho notato tanti nuovi talenti. È importante organizzare eventi come questo per scoprirli e promuoverli. A dire la verità, il mio voto è andato ad un film straniero. Secondo me, il giovane cinema italiano dovrebbe ancora lavorare sulla qualità dei film, sulla sua originalità e trovare un modo migliore per raccontare delle storie, anche quelle più difficili. Purtroppo se il film non coinvolge gli spettatori, verrà scordato.

Quest’anno sei giurato web del VSFF 2018, cosa ti ha spinto ad accettare?

Sono davvero entusiasta di far parte della prima edizione di un festival perché si presenta come un tributo all’italianità impreziosito da uno sguardo volto allo scenario internazionale.

Per non parlare poi della location, l’emozione di tornare a Matera per la quale sembra ridondante spendere anche solo una parola di apprezzamento.

Sarai presente all’evento anche in qualità di Presidente dell’Associazione #IO COSI’  per parlare di donne, violenza e  discriminazione. Come la consideri questa esperienza…soprattutto dal punto di vista della sensibilizzazione di un tema così importante?

Il cinema è un’arte dalla forza dirompente, può e deve essere utilizzata per comunicare messaggi che abbiano una valenza sociale. VSFF, nel taglio dato alla Kermesse, riserva particolare attenzione al tema dei diritti e trovo che sia una scelta di grande responsabilità in un periodo in cui, purtroppo, parlare di femminicidio – purtroppo – risulta ancora di estrema attualità. #IoCosì e VSFF uniti nei giorni del festival per la lotta alla violenza di genere.

Clarissa Leone, da attrice a giurata web del VSFF 2018. Due mondi completamente diversi?

Sono indubbiamente due ruoli ben distinti. Nelle vesti di attrice posso essere oggetto di giudizio mentre in qualità di membro di una giuria ho il compito di valutare un prodotto cinematografico. Due mondi diversi, ma allo stesso tempo correlati perché nell’esprimere un’opinione su un film nel suo complesso o sul modo di recitare di un personaggio, l’esperienza diretta sul set rappresenta per me un bagaglio importante.

Il tuo lavoro di attrice quanto ha influenzato o aiutato nella scelta del tuo film preferito?

Guardare film per me è una passione e vestire i panni di giurata è stato molto stimolante. Durante la visione delle pellicole in concorso, tra l’altro tutte molto emozionanti, sono stata una spettatrice obiettiva. Il mio lavoro di attrice probabilmente mi ha aiutata perché ho avuto la  responsabilità di valutare un talento conoscendo già le dinamiche che si celano dietro la realizzazione di un film e l’impegno necessario nella recitazione.

Antonella Salvucci, Giurata Web del VSFF 2018. Cosa pensi di questo compito, è stato facile o difficile giudicare le opere finaliste?

Diciamo che risulta abbastanza facile capire la qualità e L originalità di un’opera sin dai primi minuti . Essendo una appassionata di cinema amo capire il senso ultimo di ogni lavoro presentato apprezzandone i dettagli e lo spirito di squadra che emerge ad ogni fotogramma . C è un ottimo livello perciò mi ritengo anche fortunata di aver potuto visionare questi bei pezzi di cinema

Cosa ti rimarrà di questa esperienza?

Mi resta addosso un bel senso di verità che emerge da ciò che ho visto , lasciandomi anche spazio per una mia riflessione personale ed un tentativo di identificarmi nelle storie e non ultimo di trarne un profondo moto di isp

 

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https://www.ditutto.it/magazine/matera-voce-spettacolo-film-festival-al-via-la-1a-edizione-il-4-5-maggio/

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