Martedì 17 aprile 2018, alle ore 21.00 sarà sul palco del Teatro Paisiello di Lecce uno dei capolavori immortali del teatro, nell’interpretazione contemporanea e originale della Compagnia teatrale Calandra, per la regia di Giuseppe Miggiano.
Una piazza senza tempo, di un paese di ogni luogo, con gente di sempre. È in questo ovunque che la compagnia Calandra mette in scena il suo Edipo. Anzi, i suoi tre Edipo: il primo che esplora e sa, il secondo che riconosce e spera, infine il terzo che, disperato, si punisce.
A Edipo, sovrano della città di Tebe, non è bastato rispondere correttamente all’enigma della Sfinge per salvare se stesso, così come ha salvato la sua città dal mostro alato. Il Destino, per lui, ha in serbo altro, una maledizione dalla quale egli non è in grado di liberarsi. In un solo giorno scopre la sua vera identità che ignorava, quella di assassino di suo padre e compagno incestuoso di sua madre.
Così Edipo, il Re forte, diventa Edipo fragile, fragilissimo, etereo. Il Fato, nella sua cecità, lo rende a sua volta cieco, nella punizione che, a mo’ di contrappasso, si autoinfligge per aver voluto indagare nel pozzo della conoscenza, della verità.
È così che l’inclinazione propria dell’indole umana si scontra con la volontà divina e alla fine ne esce sconfitta. Solo il velame, che ancora fluttua lieve dietro le quinte, cela ancora l’illusione di un Altro possibile.
Edipo Re, tragedia messa in scena da Sofocle per la prima volta nel V secolo a.C., ha accompagnato con la sua potenza simbolica e narrativa tutta la storia della civiltà occidentale, ponendosi come archetipo di istanze profonde e di tabu pericolosamente svelabili.
Un testo talmente universale da essere, nel corso dei millenni, profondo come un abisso, dal quale registi e attori di ogni tempo hanno saputo trarre significati sempre differenti, nuovi e infiniti. Che, tuttavia, hanno un solo scopo, l’indagine della fragilità umana.
Calandra, per la regia di Giuseppe Miggiano e l’interpretazione di Donato Chiarello, Federico Della Ducata, Luigi Giungato, Annarita Vizzi e Patrizia Miggiano, ne scompone il protagonismo, disincarna il personaggio, tramutando Edipo in un’icona, un marchio, un totem che, indossato da differenti personaggi, li segna e li informa di sè. Un segno che possiede l’attore e, con esso, l’essere umano, costringendolo a una ricerca di se stesso verso l’oscurità.
La Compagnia Calandra con sede a Tuglie, con Edipo Re aggiunge un altro classico al suo repertorio di spettacoli che, ogni anno, vengono messi in scena in tutta Italia.
Premiata nel 2017 come migliore Compagnia Teatrale non professionistica in Italia, da oltre 25 anni, il gruppo salentino partecipa a prestigiose rassegne professionistiche in tutta Italia e nel corso del tempo è stata recensita dalle maggiori testate giornalistiche nazionali (Panorama, Corriere della Sera, Repubblica, RaiRadioDue, Rai Tre Regione, ecc.).
Ha stretto collaborazioni di rilievo con Università e Enti, ha vinto innumerevoli premi in Festival di prestigio nazionale e organizza la rassegna nazionale teatrale “Premio Calandra”. La Compagnia mette in scena lavori basati su un lavoro di ricerca, proponendosi a un pubblico di diverse fasce di età, offrendo spettacoli sempre originali e fantasiosi.
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- Costo del biglietto € 8,00
- Ridotto under 18 € 5,00
Prenotazione posti obbligatoria al numero 327 578 4806
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EDIPO RE, Tratto da Sofocle
Regia di Giuseppe Miggiano. Con: Donato Chiarello, Federico Della Ducata, Luigi Giungato, Annarita Vizzi e Patrizia Miggiano
- Scenografia e grafica: Piero Schirinzi
- Musiche: Federico Della Ducata
- Regia Tecnica: Andrea Raho
- Pubbliche relazioni: Teresa Lombardi
- Direzione generale: Salvatore Selce