Il mirtillo rosso dal punto di vista botanico è un arbusto della famiglia delle Ericacee.
Noto anche come mirtillo americano (Vaccinium macrocarpon) o mirtillo rosso americano, è infatti molto diffuso nell’America Settentrionale, dove lo si trova abbondantemente nelle foreste e nelle zone paludose. La droga da cui si estrae l’estratto secco funzionale è rappresentato dalle bellissime bacche rosse.
Gli integratori alimentari di mirtillo americano sono spesso adoperati contro le infezioni del tratto urinario. Questo utilizzo del mirtillo rosso per risolvere questo tipo di infezioni risale ai tempi dei nativi americani.
L’effetto antimicrobico dell’estratto del mirtillo americano sulle vie urinarie non è dovuto, come si pensava un tempo, all’acidità del succo che, modificando il ph locale, creerebbe un background acido impossibile per la crescita batterica ma piuttosto alla capacità di ridurre l’adesione dei batteri fimbriati come l’Escherichia Coli alle cellule della vescica. Tali proprietà delle bacche di mirtillo rosso sono dovute alla presenza dei pigmenti noti come di proantocianidine, polifenoli complessi appartenenti alla grande famiglia dei bioflavonoidi. La riduzione dell’adesione dei batteri fimbriati non è assolutamente definibile come un’azione antibiotica, ma di sicuro, con l’utilizzo dell’estratto di mirtillo rosso, si riducono le infezioni urinarie importanti e le loro recidive. Ricordiamo che l’uso costante dell’antibiotico-terapia ha creato nel tempo un’incredibile aumento della resistenza batterica con frequenti recidive, soprattutto nelle donne. Il mirtillo rosso così rappresenta un’importante alternativa nella cura e nella profilassi antibatterica a lungo termine. Il mirtillo rosso è inoltre ricchissimo di antiossidanti e vitamine dalle proprietà antinvecchiamento. E’ una buona fonte di ferro, vitamine A (betacarotene)e C. Può essere usato anche per disturbi diffusi come la miopia, la retinopatia e come antidiarroico. Protegge i capillari della retina. E’ noto anche come Vaccinium vitis-idaea e questo nome latino avrebbe come significato “vite del monte Ida”, “montagna sacra” nell’isola di Creta, dove vide la luce Zeus.
Il mirtillo nero, invece, noto anche con il nome botanico di Vaccinium myrtillus, o nel mondo come Bilberry ha la sua più grande caratteristica ‘estetica’ ma anche ‘fitoterapica’ nei particolari frutti blu-viola consumati sia freschi che come marmellata, succo, sciroppo e gelatine. Il mirtillo è una pianta a fioritura pre-estiva ( fiorisce a maggio ), i suoi salutari frutti maturano solitamente tra luglio, agosto ed inizi settembre. Il Vaccinium myrtillus è ricco di principi attivi antiossidanti come gli antocianosidi e le antocianidine,la quercetina e via dicendo,tutte sostanze capaci di spazzare via i temibili radicali liberi, causa di invecchiamento e malattie degenerative.
Il mirtillo nero è anche molto ricco della provitamina A (il betacarotene), di vitamina C e vitamine del gruppo B. La fitoterapia consiglia di assumerlo come integratore alimentare caratterizzato da 60-120 mg di estratto secco per periodi anche molto prolungati.
Gli integratori alimentari di mirtillo nero sono adoperati oltre che come antiossidanti generali, come protettori contro le patologie a carico dei vasi sanguigni e della retina. L’azione capillaro e flebo-protettiva del mirtillo nero è dovuta in particolar modo alle antocianine che inibiscono le elastasi e le collagenasi (enzimi proteolitici che distruggono, di solito fisiologicamente, il collageno) rendendo il tessuto connettivo più stabile e più elastico. Gli antocianosidi poi agiscono sui vasi sanguigni evitando l’accumulo delle glicoproteine, migliorando la resistenza e l’elasticità delle pareti dei vasi.
L’azione protettiva nei confronti della retina è rappresentata dalla capacità di rigenerare la rodopsina, un pigmento retinico legato alla visione crepuscolare e notturna. A livello dei vasi dell’occhio ma anche di tutti i vasi sanguigni il mirtillo nero esplica un’attività’ antiedemigena e capillaro-protettiva .
Il mirtillo nero è controindicato in presenza di calcoli renali perché può favorirne la formazione (di quelli fatti di ossalato e fosfato di calcio).
Ricette speciali:
GELATINA DI MIRTILLI ROSSI o NERI
500 gr di succo di mirtilli, 250 gr dl zucchero
Mettere i mirtilli sul fuoco con molta acqua che li copra completamente. Farli cuocere completamente, e poi versare il prodotto in una tela di lino per far colare il succo. Il giorno dopo pesare il succo ed aggiungere la quantità di zucchero indicata . Cuocere fino alla formazione della gelatina.
Rosario Porzio