SALERNO. Nove gradini della scuola secondaria di I grado San Tommaso a Mercato San Severino lo scorso 25 marzo sono stati dedicati alle giovani vittime della mafia

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MERCATO SAN SEVERINO (SA). ‘L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, è incoscienza.’ Giovanni Falcone.  Il 25 marzo scorso, in piazza Ettore Imperio a Mercato San Severino in provincia di Salerno, si è svolta una grande manifestazione intitolata “ NOVE GRADINI” organizzata dalla scuola Secondaria di I grado San Tommaso insieme al Presidio Libera di Mercato S. Severino, per ricordare le giovani vittime innocenti di mafia.

Infatti, proprio ad alcuni bambini assassinati dalla criminalità, sono stati intitolati i nove gradini della scalinata dell’edificio scolastico in oggetto.

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17457390_1843130745904093_8493912329645683045_nCon grande gioia all’evento  hanno partecipato  oltre agli alunni della scuola S. Tommaso d’Aquino e della succursale di Piazza del Galdo, al collegio docenti, ai genitori ecc.. anche tantissime persone del luogo e non. “La cultura è sempre stata la chiave capace di aprire tutte le porte della vita … per questo per combattere la mancanza di legalità dobbiamo continuare a puntare sull’ istruzione e  la conoscenza “, ha detto la dirigente della San Tommaso Angela Nappi, la quale dopo un discorso emozionante ha passato la parola per altri interventi  al Sub Commissario prefettizio Sergio Rivetti  in rappresentanza della Commissaria Fulvia Zinno per il Comune di Mercato S. Severino, alla presidente di Libera Anna Garofalo con Giuseppe Fierro e Riccardo Falcone, a don Peppino Iannone, alle dirigenti degli istituti scolastici del Comune, alla presidente del Consiglio d’Istituto Carmela Erra e alle funzioni strumentali Lucia Iannone e Lucia Ingenito, organizzatrici della manifestazione.

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Infine le toccanti parole di tutte le persone che hanno partecipato attivamente alla manifestazione, sono state edulcorate dalle voci melodiose  del coro e dell’orchestra degli alunni diretti dai prof. Giuseppina Correale, Carmine Del Pozzo, Giuseppe Grimaldi e Alberto Mazzeo.

Dopo la lettura del lunghissmo elenco delle govani vittime innocenti di mafia lo scorso 21 marzo, occasione per stare vicino ai familiari di quelli che il capo dello Stato, Sergio Mattarella, a Locri, ha definito “martiri della mafia”, quellO del 25 marzo è stato un altro grande momento per non rimanere in silenzio e per sfumare con i colori unici delle emozioni in nome della legalità la nostra vita.

Clementina Leone

 

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