Aniceto, un Dj contro alcol e droga

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“Abbasso la droga, viva la vita, la vita è stupefacente!”

 

 Dj Aniceto, il celebre ‘dj dai sani valori’, è uno dei Dj più impegnati nel sociale. Dal 1984 nel suo girovagare promuovendo il suo credo di musica-gioia-cultura-divertimento’ ha mixato house music ed evergreen in più di 1200 discoteche in Italia, Germania, Francia, Svizzera, Turchia, Russia, e Uzbekistan. Personaggio anche televisivo, è l’opinionista musicale di riferimento da più di dieci anni nei programmi TV di Piero Chiambretti. Per il suo impegno contro le dipendenze è l’unico dj ad avere avuto una carica istituzionale come ‘Membro della Consulta per le politiche antidroga a Palazzo Chigi’.

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Hai iniziato a 13 anni: perché hai deciso di fare il dj?

Ho avuto da sempre una grandissima passione per la musica da discoteca e per il djing, pensa che alla tenera età di 8 anni mi divertivo a mixare con un mangiadischi e un registratore a cassette.

Hai suonato anche all’estero. Dove ti sei trovato maggiormente a tuo agio? E in Italia?

Suono spesso nei paesi dell’est e in Asia minore. Sono dei paesi molto poveri e non hanno ‘tutto’ quello che abbiamo noi…ma la cosa più bella è che si emozionano ancora con le note musicali!!! Mi sono trovato benissimo a suonare in Uzbekistan, in posti fantastici come Samarcanda la culla della cultura mondiale. In Italia mi sono divertito dappertutto  suonando nei tour della Coca Cola facendo ballare 40/50.000 persone a tappa!!!

Quale la tua soddisfazione professionale più grande?

Aver suonato la mia versione dance dell’Inno di Mameli al Cremlino a Mosca davanti a Putin e aver suonato negli eventi benefici del Principe Alberto di Monaco in giro per il mondo.

Cosa ti ha spinto a remixare vari inni politici?

Volevo semplicemente ironizzare sull’attuale decadenza dei valori politici nei giovani, trasversalmente ‘accontentando’ tutti gli schieramenti politici con le mie versioni dance di Faccetta Nera e Bandiera Rossa.

I tuoi lavori, in passato, hanno rappresentato anche delle provocazioni. Come nasce la tua decisione di lanciare dei messaggi attraverso la musica “dance”?

Penso che attraverso la musica dance si possono trasmettere dei messaggi ai giovani che altrimenti in altri modi non arriverebbero mai nelle loro teste. Usando il veicolo della ritmica house si può parlare di tutto ma bisogna sempre stare attenti a non essere troppo ‘pallosi’. Io cerco sempre di trasmettere i sani valori attraverso i miei dj set.

A questo proposito è nota la tua battaglia contro la droga. Vuoi parlarne?

Ti rispondo subito col mio slogan che poi rappresenta la mia filosofia di vita: “Abbasso la droga, viva la vita, la vita è stupefacente!”. Noi dj siamo i nuovi ‘guru’ dei giovani e abbiamo una grossa responsabilità: il loro sano divertimento! Dopo una serata mi piace andarmene a dormire tranquillo pensando di aver fatto il mio dovere. E’ da tanti anni che mi batto contro la droga, e sulla sicurezza stradale, organizzando feste e andando a parlare in scuole ed università. Sono stato anche scelto come testimonial di una campagna antidroga andata in onda su Rai 3. Penso che se un ragazzo è educato bene da dei genitori con la testa sulla spalle, molte cose non le fa e non se le va nemmeno a cercare. Trovo scandaloso che in mano a diciottenni ci siano automobili potenti, e molti soldi in tasca. Dovrebbe esistere una scuola per educare meglio i genitori ad educare i figli sui sani principi e valori da trasmettere loro. E ci vorrebbe anche più durezza da parte dello stato. Ma bisogna fare presto…dopo è inutile piangere quando ci sono di mezzo i morti.

Raramente i dj riescono a lavorare in tv: come ci sei arrivato?

Il caro Chiambretti già mi conosceva artisticamente, poi mi ha fatto convocare dalla redazione per un colloquio e appena mi ha visto è rimasto folgorato forse dal mio volto e il mio modo di fare molto televisivo.

Com’è il tuo rapporto con Piero Chiambretti?

Molto bello, gli piace molto il mio modo di lavorare e ciò che trasmetto ai giovani. A Chiambretti sarò sempre riconoscente. Gli devo tutto. E’ stato lui a sdoganarmi nel mondo della tv. E’ uno dei pochissimi personaggi tv molto veri, è come lo vedi in televisione. Collaborare con lui mi ha dato quella credibilità che mi mancava, e in più è una costante e grande scuola di televisione e comunicazione…nella vita non si finisce mai di imparare…

Oltre alla musica cosa ti appassiona?

Dare una mano nel sociale. Collaboro con molte Comunità Terapeutiche tra le quali San Patrignano. Ho una carica istituzionale a palazzo Chigi contro le droghe. Porto le mie esperienze e la mia lotta contro tutte le dipendenze. E’ diventata una ragione di vita. Un obiettivo. Mi fa sentire utile!

Qual è la più grande trasgressione di DJ Aniceto?

La più grande trasgressione nel terzo millennio è la semplicità e i sani valori di una volta

Nicola Mauro MARINO

 

Aniceto è l’unico Dj ad avere avuto una carica istituzionale come ‘Membro della Consulta per le politiche antidroga a Palazzo Chigi’

 

 

 

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