I cinque sensi ci possono mostrare il mondo circostante, ma solo elevandoli alle estreme conseguenze sono in grado di mostrarci noi stessi. Il tatto oltre il tatto, l’udito oltre l’udito, il gusto oltre il gusto, l’olfatto oltre l’olfatto e la vista oltre la vista, non hanno bisogno tanto di pelle, orecchie, lingua, naso e occhi, quanto di cuore e passione. Questa riflessione è il valore aggiunto che il nuovissimo videoclip dei Gran Torino va a dare al brano “Se stesso da solo”, mostrando come si può essere in grado di apprezzare il calore di un bel tramonto, l’abbraccio della natura o il piacere dell’arte anche se gli occhi ci impediscono di vederli come li vedono gli altri.
I due rocker bolognesi, affidatisi ancora una volta al regista Simone Cappelletti, hanno coinvolto come protagonista del video un maestro della scultura contemporanea come Felice Tagliaferri, non-vedente eppur creatore di straordinarie sculture dai lineamenti palpitanti e vivi, un po’ come il sordo Beethoven è stato in grado di comporre a suo tempo musiche ancora oggi ineguagliabili.
A distanza di circa un anno dall’uscita del disco “Albero e Terra”, il nuovo singolo della band va a chiudere brillantemente il cerchio ricco di soddisfazioni di questo album, confermando lo straordinario talento di Daniele Berni e Marco Paradisi (affiancati in sede live da Fabio Spinelli) nel creare piccole perle in cui l’anima cantautorale e l’energia del rock si fondono in un’estasi di travolgenti emozioni.
Il videoclip è stato presentato in anteprima con grande successo giovedì 2 febbraio, durante l’inaugurazione della Sala multisensoriale del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, e da oggi è disponibile finalmente su tutti i canali.
Guardate qui il video: https://youtu.be/C_XtDzlpgJw
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BIOGRAFIA GRAN TORINO
“Gran Torino” come il film di Clint Eastwood, pieno di rabbia e di dolcezza. Gran Torino come quella vecchia auto della Ford, che miscelava potenza ed eleganza. Gran Torino come questo esplosivo duo bolognese dall’originale formazione, che vede Daniele Berni alla voce e alla batteria e Marco Paradisi al basso e alla chitarra (con il “supporto live” di Denis Borgatti ai synth); un nome perfetto, scelto dai due per far “uscire allo scoperto” una band che in realtà, dicono, “esiste da sempre, come la nostra amicizia”.
Berni e Paradisi suonano infatti insieme dal lontano 1998 ma solo nel Giugno 2013 hanno deciso di fondere le rispettive anime musicali in questo progetto che, dopo due anni di lavoro su testi e musiche, si è finalmente rivelato con la pubblicazione di “Albero e Terra”, l’album d’esordio che mostra una formazione compatta e determinata, dotata di grande comunicatività e talento compositivo.
“Albero e Terra” è un disco nato di getto, da chiacchiere, confidenze e improvvisazioni. Marco suonava di notte, registrava la musica e la mandava a Daniele, che su quelle note cuciva le storie, e in tutte le nove tracce del disco resta intatta e tangibile questa freschezza compositiva, nonostante il grande lavoro fatto in seguito sugli arrangiamenti, curatissimi, e sui suoni, che travolgono con una devastante potenza rock.
A dare il titolo all’album è uno dei brani più intensi contenuti al suo interno, cantato da Daniele insieme a Francesca Biancoli, che ha prestato la sua incantevole voce, dotazione extralusso, per il progetto dei Gran Torino. Fra le righe, il rapporto tra due persone – non necessariamente un uomo e una donna – la storia di una dipendenza dal bene dell’altro, un altro che prima o poi ci allontana, “lasciando al vento” le nostre radici.
Gli altri brani? “Tutti figli nostri – spiega Daniele – tutti introspettivi”. Le raffinate melodie dei Gran Torino si intrecciano straordinariamente con l’aggressività dell’alt-rock e con i versi che sfruttano perfettamente la complessa musicalità della lingua italiana, e la splendida “Fotografie”, scelta come primo singolo, si erge ad emblema dello stile del duo.
Sala prove in casa, registrazione di basso e batteria in presa diretta all’Animal Sound Studio di Ferrara, quindi passaggio al Boat Studio di Marco per gli arrangiamenti, le chitarre, i cori e le voci finali. Infine mix e masterizzazione a cura di Marco Borsatti. “Fare un disco è un viaggio lunghissimo, ma non baratteremmo una serata in studio con nessun’altra cosa”.
Il viaggio dei Gran Torino è cominciato. Mettetevi in scia.