Test di gravidanza positivi in vendita su internet, l’ultima e preoccupante tendenza della Rete. Così una giovane della Florida incinta si paga il debito di studio .

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Guadagna circa 300$ dollari al giorno, una giovane studentessa incinta e indebitata della Florida che ha trovato un modo decisamente particolare per uscire dai debiti: vendere test di gravidanza positivi attraverso il portale di annunci Craigslist. «Che li utilizziate per fare uno scherzo o per ricattare il vostro capo con cui avete avuto una notte brava non mi interessa, da me avrete la massima discrezione».

Il prezzo? Contenuto: 25$ l’uno, «faccio fra i 200 e i 300$ al giorno, semplicemente andando in bagno», ha commentato sotto anonimato la donna a un’emittente locale. Da dove nasce l’idea? «Sto facendo un master e costa parecchio, non ho dovuto nemmeno pensarci troppo».

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È questa l’ultima e preoccupante tendenza della Rete, un mercato di compravendita fiorente e particolarmente redditizio. Negli Stati Uniti sta prendendo piede una nuova bizzarra tendenza.

Sono sempre di più le donne che mettono in vendita test di gravidanza usati e con risultato positivo, su siti come eBay o Craiglist. Nella maggior parte dei casi gli inserzionisti chiedono circa 25 dollari per ogni test. Spesso, inoltre, l’annuncio assicura che il test è stato nuovamente sigillato ed appare, quindi come nuovo.

Di solito i possibili usi di questo prodotto alquanto curioso vengono opportunamente illustrati all’interno degli annunci. Si potrebbe usare il test positivo per spingere, ad esempio, una coppia al matrimonio, oppure come prova per ottenere denaro in vista di un fantomatico aborto.

Altri inserzionisti, invece, sono meno specifici. E non si pensi si tratti di episodi limitati: i test vanno a ruba, con centinaia di stick scambiati ogni giorno. Stando all’Fbi la pratica, che sarebbe nata attorno al 2013, non è affatto illecita. Utilizzare uno di questi test positivi per circuire qualcuno, invece, può essere a tutti gli effetti essere considerato frode.

Giovanni D’Agata
Presidente dello “Sportello dei Diritti”

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