Un’opera variopinta e sfaccettata, ricca di suoni sia elettrici che acustici, ma molto eterogenea nei contenuti.
Dopo i precedenti progetti “Bandamariù” (con i cd “Miscia Lay” e “Bumma”) e “Dedo & the Megaphones” (con il cd “Dedo & the Megaphones Vol 1°”) Dedo pubblica il suo quarto album: “Cuore Elettroacustico”.
Già dal titolo l’artista rivela la sua visione di un mondo ormai lanciato a grande velocità sulla strada di un inarrestabile progresso tecnologico dal quale l’uomo, con le sue debolezze ed imperfezioni, rischia di essere fagocitato.
«Nell’era cibernetica che ci attende, con i suoi umanoidi perfetti ed infallibili, l’umanità saprà conservare la sua diversità fatta di esseri sensibili, pensanti e creativi?» Dedo.
GUARDA QUI IL VIDEOCLIP DEL SINGOLO “RESTA SUL DIVANO”: https://www.youtube.com/watch?v=W0XBTu3XkW
TRACK BY TRACK
- “Attendi solo un po’” – sonorità elettroniche ed acide racconta di un amore inaccessibile e tormentato.
- “Dicono” – racconta di quello che la gente dice e sente dire, dei luoghi comuni che ci martellano e che, radicandosi nelle menti più fragili, generano paure e diffidenze nello straniero, nel diverso.
- “Inverno maledetto” – Dedo torna sul tema dell’amore malinconico e impossibile, velato da una nostalgia simile alla saudade cantata dai brasiliani.
- “Resta sul divano” – Qui si ha una narrazione dedicata alla TV e al potere che questa ha di alterare letteralmente la nostra coscienza e di deprimere il pensiero critico.
- “Non è difficile” – racconta i disagi delle nuove generazioni che faticano a trovare spazio per i loro sogni e le loro idee in un paese dove la gerontocrazia regna sovrana.
- “Ti manci ‘u quagghiu” – un brano in dialetto, come di consueto in ogni album del musicista siciliano.
- “Piango alla TV” rappresenta un’altra critica a tuttotondo al mondo della televisione spazzatura e del dolore, ad un certo giornalismo che non informa, ma che, al servizio del potere, omette, insabbia o, peggio, disinforma.
- “Euro da mare” – Dedo riflette su come la nuova moneta ci sia stata imposta dall’alto e senza alcun referendum, ma soprattutto sul fatto, che ancora non è chiaro, se questa abbia portato realmente ricchezza e stabilità o recessione ed impoverimento.
- “Il ballo del maiale ingrifato” – brano strumentale.
BIO
Cantautore e polistrumentista, Dedo ha alle spalle una lunga e prestigiosa carriera di collaborazioni con numerosi artisti italiani tra cui Elio e le Storie Tese, Max Gazzè, Daniele Silvestri, Raf, Niccolò Fabi, Nicola Piovani, Mario Venuti, Arisa, Cristiano De Andrè, Fabrizio Moro, Bandabardò.
Come componente dell’orchestra del Festival di Sanremo e di numerosi altri programmi televisivi nazionali ha accompagnato artisti del calibro di George Benson, James Taylor, Michael Bublè e Caetano Veloso.
Nel 2003 incide il primo cd a nome WA “Welcome to Atlantis” ed è dell’anno successivo il secondo album intitolato “Atmomy”, distribuito da Forrest Hill Records in oltre 15 paesi.
Pubblica nel 2009 il suo primo album personale dal titolo “Miscia Lay” (Bandamariù), nel 2011 il secondo album dal titolo “Bumma” (Bandamariù), nel 2013 il terzo album dal titolo “Best Master Vol. 1” (Dedo & The Megaphones) e nel 2015 il singolo dal titolo “Taggami il nervo dell’amore” con Max Gazzè regista del videoclip e bassista nel brano.
Nel 2014 apre i concerti del “Sotto Casa Tour “ di Max Gazzè e nel 2015 partecipa e collabora agli arrangiamenti del tour/cd “ Il padrone della festa (Fabi, Silvestri, Gazzè).
Dal 2013 è in forze nella band di Max Gazzè, reduce da una tournée sold-out che ha riempito teatri e palazzetti in tutta Italia ed Europa.