la giovane scrittrice in giro per l’Italia a bordo
della sua speciale due ruote in bambù
Darinka Montico, giovane donna italiana, precisamente di Baveno (Verbania), ha deciso di intraprendere un cammino speciale: scoprire e girare l’Italia con una bicicletta in Bambù, senza un soldo in tasca e come dice lei “ raccogliendo sogni” noi di DITUTTO l’abbiamo incontrata nella Città di Aradeo (Le), e le abbiamo chiesto come mai, avesse deciso di intraprendere questo viaggio insolito; e lei c’è l’ha raccontato così…
Darinka tu, hai viaggiato un po’ in tutto il mondo, e ritieni di essere una “cittadina del mondo” spiegaci il perché.
Io credo che in me ci sia un gene chiamato “Wanrderlust” che è quello del viaggio, poi ho scoperto di avere dei parenti zingari e quindi l’indole del viaggiare è dentro di me!
Noi siamo ad Aradeo (Le), ma tu vieni da Baveno, e ti trovi qui perché hai deciso di girare l’Italia, con la tua bicicletta in Bambù, raccogliendo i sogni della gente che incontri, e di questa esperienza hai scritto anche un libro.
A un certo momento della mia vita ho deciso di cambiare, quello che facevo lavorativamente non mi piaceva più, sentimentalmente avevo dei problemi e ho deciso di dedicarmi alle mie passioni che sono: viaggiare, scrivere, fotografare e sognare, ho combinato il tutto in questo viaggio iniziato lo scorso anno, completamente a piedi; invece quest’anno alcuni miei amici hanno creato pe
r me una bici in Bambù ( CARRUS CICLI di Savona Ndr)e vado in giro per l’Italia raccogliendo sogni.
Come dicevo prima tu, di questa esperienza hai scritto anche un libro che si chiama “WALKABOUTITALIA” L’italia a piedi, senza soldi, raccogliendo sogni, e tu i sogni gli raccogli per davvero, perché porti con te una scatola, dove la gente scrive i suoi sogni su di un foglietto di carta e c’è li mette all’interno. Qual è stato il sogno che ti ha colpito di più?
Difficile dirlo; perché io nel libro ne ho pubblicati circa, uno per ogni capitolo. Si parte dai sogni più disparati tipo: quello di avere un lavoro a tempo indeterminato a quello più strano; quello che mi ha colpito di più è stato, quello di un signore tedesco, che abita in Sicili
a, voleva una casa piccola con un grande giardino; ha comprato un appezzamento di terreno,dove vi sono delle grotte, che poi lui ha decorato e affrescato, si coltiva l’orto, ha i pannelli solari e quasi completamente autosufficiente sennonché,poiché lo Stato italiano vuole essere a conoscenza della sua esistenza e quindi ha una lavatrice, che fa girare una volta all’anno, paga le tasse su quella e quindi così dichiara allo Stato la sua esistenza. Un sogno curioso che è riuscito ha realizzare.
Che cosa rappresenta per te invece questo libro.
Questo libro è frutto di un cammino molto naturale; ho un rapporto un po’ stano con lui, perché dopo che lo scritto non lo mai più letto, è un libro troppo intimo racconta me naturalmente senza maschera semplicemente me.
Un’altra cosa curiosa e strana del tuo viaggio è di non avere un soldo in tasca. Come fa una ragazza giovane come te a gestirsi.
In verità questo succedeva l’anno scorso, perché quest’anno mi porto dietro i miei libri, li vendo e quindi qualche 10/15 € in tasca ce li ho che mi permette di acquistare la mia indipendenza; cosa vuol dire , che se voglio mangiare posso farlo, invece l’anno scorso dovevo per forza trovare qualcuno che mi offrisse da mangiare, da bere e da dormire; tutto questo mi ha permesso, però, di incontrare tantissime persone diverse tra loro che magari nella vita di tutti i giorni avrei evitato tranquillamente, invece ho capito che avvolte mettendo da parte i pregiudizi si scoprono cose della gente che non ci aspettiamo assolutamente; invece quest’anno se voglio stare da sola posso farlo anche perché io amo la solitudine.
Hai mai trovato differenze di ospitalità tra nord-sud eItalia centrale.
No! Diciamo che ho passato più tempo al sud che al nord, ma questo perché, se avessi preso la stessa lentezza che ho preso al sud anche al nord una volta arrivata a Roma era metà Settembre , avrei camminato d’inverno e sarei stata colpita dal freddo; comunque entrare tutte le sere in una casa diversa e spiegare sempre le stesse cose e ascoltare sempre le cose degli altri mi ha reso un po’ satura e quindi una volta arrivata a Roma ho deciso di cambiare rotta e chiedere ospitalità in strutture idonee come conventi, chiese ecc.; ritrovando così un po’ me stessa e ci sono riuscita.
Come proseguirà il tuo viaggio e poi ne farai un altro il prossimo anno.
Ad agosto vado in vacanza in Sicilia, tranquilla, poi proseguo verso Savona a lasciare la bici ai miei amici che me l’anno costruita, perché me ne dovranno costruire un’altra, questa è in Bambù con le giunture in acciaio invece l’altra, sarà completamente naturale con le giunture in corde di Canapa, e le manopole del manubrio saranno in sughero; e quindi almeno fino a Novembre raccoglierò ancora i vostri sogni.
Triscia Franco
Foto in redazione di Simone Fracasso
Errata Corrige
Sul Settimanale DiTutto n. 10 del 3 settembre 2015
per un errore di trascrizione è stato scritto nel titolo
la parola “soldi” al posto di “sogni”.
La redazione si scusa per l’errore.